Il tempo di Quaresima è il più indicato per la lettura spirituale. A questo riguardo è utile una storiella dei Padri del deserto:
“Un anziano eremita viveva nel deserto. Un giorno un giovane, con ideali di santità, ma un po' scoraggiato, si presenta e gli dice: “leggo i sacri testi, studio libri e cerco di penetrare la bellezza del contenuto. Vorrei conservare in me questi riflessi del
la verità, ma inutilmente perché dimentico tutto e le mie letture e riflessioni sono senza frutto”. L'anziano ascolta e, indicandogli un cesto di vimini, vecchio e fangoso, lo manda ad attingere alla fonte. Il giovane stupito, stupito della proposta, esegue l'ordine. Lo riempie alla fonte, ma lungo la via si svuota. L'eremita lo rinvia, e così per svariate volte, senza frutto. Allora l'anziano eremita disse: “Hai capito? La cesta si è pulita del tutto, e non mi interessava l'acqua, ma la cesta. Così ti succede con le parole che leggi e mediti. Non riesci a ritenerle e credi di perder tempo. Ma non è così. Senza che tu lo avverta,nel
passare per la mente, illuminano i tuoi pensieri e purificano il tuo cuore”
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