"Concedimi, Signore, un cuore ospitale, spazioso come un'antica villa sul colle e lindo come una casetta nuova che odora di intonaco e si spalanca al sole.
Concedimi un cuore ospitale non solo per i giorni di festa, i facili giorni della gioia e del riposo, ma per tutti i giorni dell'anno, specialmente quelli più monotoni e sofferti o riasri da una dura fatica.
Concedimi un cuore ospitale per tutte le stagioni della vita, un cuore libero dall'ingranaggio del fare e strafare, dalle preoccupazioni del denaro e del successo, dal malessere di un eccessivo benessere, dalla ridda delle inquietudini egoistiche, dalla paura della malattia e della morte.
Concedimi un cuore ospitale in cui l'amico possa entrare ogni momento e deporre il suo pesante fardello e il nemico trovi l'uscio socchiuso che non lo metta affatto a disagio e un fiore occhieggiante di sorriso come invito a sgelarsi ed entrare.
Concedimi un cuore ospitale con il focolare acceso del saper amare e un calore umano, un palpito attento e delicato per ognuno che viene.
Povero o ricco, giovane o anziano, del mio paese o di lontana nazione, possa il cuore scaldarlo di viva simpatia e accettarlo così com'è e prenderlo per il suo verso, collaborando con lui per "cieli e terra nuovi".
M.Pia Giudici
Concedici, Signore, un cuore ospitale come quello di Maria